Come in certi ristoranti talvolta ci viene offerto un trittico di primi sfiziosi, così, data la calura estiva, la spossatezza da effetto-covid, il desiderio ansioso delle vacanze per fingere di liberarci la testa dai pensieri, mi è sembrato pratico proporre anch’io un trittico di libri e anche una panoramica delle uscite più recenti.
Cominciamo col più chiacchierato, Eredità di Vigdis Hjorth: un romanzo norvegese in cui si narra del gioco al massacro in una famiglia con tre sorelle e un fratello, al momento della divisione dell’eredità, dopo la morte del padre. L’oggetto del contendere sono due case al mare – amatissime da tutti i figli che ci sono andati dall’infanzia- che vengono assegnate alle due sorelle minori, mentre Bergljot, la sorella maggiore e Bard, l’unico maschio, ne vengono misteriosamente esclusi. Si scatena fra i quattro una lotta senza quartiere. E Bergljot, l’Io narrante, ci fa da guida in un passato oscuro, in cui si svolgono i dolorosi e traumatici eventi che l’hanno portata ad essere quella che è. Scritto in uno stile molto tagliente, il libro possiede tutte le caratteristiche della letteratura nordica, colma di efferatezze e di drammi segreti. Da sole a mezzanotte. La lettura del testamento del padre rompe un silenzio ipocrita, cui tutti hanno contribuito – in primo luogo la madre – e fa emergere i tormenti che Bergljot ha subito da parte dei genitori.
E’ un libro molto crudo, in cui lo stile talvolta iroso e contorto della protagonista, è adattissimo per sottolinearne la sofferenza. Il libro è stato giudicato ottimo a livello internazionale.
Voliamo dal Mare del Nord e dai suoi oscuri drammi a Tel Aviv, con il nuovo libro di Assaf Inbari, romanziere, storico e giornalista israeliano, che racconta la storia di un gruppo di ragazzi che lasciano tutto e partono dalla Russia per arrivare in Palestina. Il libro si intotola: Verso Casa.
Secondo Amos Oz, tutti dovrebbero leggere questo libro, che dipana, ad una micidiale lentezza, gli eventi di moltissimi personaggi che hanno dato vita al sionismo e fondato lo Stato d’Israele, prendendo come punto focale un kibbutz nella valle del Giordano, non lontano dal lago di Tiberiade, dalla sua nascita negli Anni Venti sino ai nostri giorni. Dal sogno socialista alle privatizzazioni, in una serie epica di eventi, con l’intento di creare una società nuova, con un lavoro massacrante e un caldo micidiale.
Il vero protagonista della storia è il kibbutz Beth Afikim. E vi troviamo un microcosmo culturale davvero incredibile, nella tragica convivenza col mondo arabo. Un racconto arricchito da un numero infinito di aneddoti cui lo spirito hiddish la fa da padrone: lo si potrebbe altresì definire come un libro in cui l’idealismo si trasforma al duro contatto con la realtà. Un affresco corale di enorme interesse storico.
E per finire Le ragazze di Parigi.
Si sa che i titolisti hanno mille colpe, ma qui raggiungono veramente il top. Questo titolo da Moulin Rouge in realtà narra la vicenda vera di un piccolo gruppo di dodici giovani donne inglesi che, suscitando maldicenze e perplessità, vennero addestrate per farsi paracadutare oltre le linee nemiche francesi negli ultimi mesi del secondo periodo bellico. Pam Jenoff, che lavora al Pentagono, ci offre una specie di thriller storico, ispirato da una storia vera.
Impegnate come spie in eroiche missioni, che la ricostruzione ambientale rende ancor più emozionante, scopriamo i sentimenti e le intense sensazioni che queste donne hanno provato, a partire dal reclutamento, all’addestramento ed infine all’effettivo lavoro sul campo. L’onore, l’ardore e la determinazione con cui hanno intrapreso il proprio dovere, a volte compiendo grandi sacrifici che la guerra purtroppo comporta, sono resi in modo vivido e autentico.
Ora sappiamo che “de gustibus non est disputandum”: ogni libro che vi propongo potrebbe non piacervi, ma di certo, essendo io una scrittrice, non mi passerebbe neppure per l’anticamera del cervello di parlare con arroganza o disprezzo di un altro scrittore. L’autore è degno di rispetto e dopotutto il lettore possiede dalla sua la gestione del telecomando.
Alessandra dice
Grazie Paola, ti farò sapere a settembre.
Un caro saluto e buone vacanze.
Alessandra
Sergio dice
Provero’ a leggere tutti e tre , confesso che il terzo e’quello che minattira di piu’
A presto
Daniela Botti dice
Grazie Paola. Ho appena letto Le ragazze di Parigi prima del tuo consiglio. Bellissimo. Scegliere un testo che hai suggerito tu mi fa gongolare. Buone vacanze e a presto.
Daniela
Daniela Botti dice
Grazie Paola. Ho letto Le ragazze di Parigi prima del tuo consiglio. Bellissimo. Gongolo per avere scelto un testo da te suggerito. Buone vacanze e a presto.
Daniela Botti
Denise dice
Grazie Paola, i tuoi consigli sono sempre preziosi!!
Denise dice
Grazie Paola, i tuoi consigli sono sempre utili e preziosi!!
Mi fai concorrenza…