Vorrei poter dire che ho cominciato a leggere appena ho smesso di gattonare, ma forse sono la solita esagerata. Probabilmente ho cominciato a quattro anni, così come a quattro anni ho insegnato alla Senior e alla Junior a leggere e scrivere.
Dai quattro anni in poi ho letto molte migliaia di libri che mi hanno resa ciò che sono: una persona che capisce che ogni storia è piena di vita, di psicologia, di filosofia, di passione. La letteratura è un pozzo senza fondo di piacere e di godimento.
È stato come se avessi capito di avere ricevuto da qualche Grande Fratello del Ministero della Verità di carattere più mite di quello di <<1984>>, un ergastolo di libri. Nell’antica Roma con la parola ergastolo si intendeva un campo di lavoro, un edificio sotterraneo degli schiavi condannati ai lavori forzati: e infatti il termine deriva dal greco “ergathomai”; che significa lavorare. Ergastolo come galera, dove ci si sfianca dalla fatica.
Per me leggere è un vero ergastolo di felicità. Ho pareti a strapiombo di libri, li guardo come fossero più belli di quadri d’autore. Sono così tanti che a un certo punto ho dovuto scegliere per ragioni di spazio e, come un fumatore incallito che decide di smettere da un giorno all’altro, da un giorno all’altro sono passata al lettoreKindle, all’e-reader.
Mi ci sono appassionata immediatamente, senza alcuna nostalgia né alcun rimpianto della carta, anzi provando una grande soddisfazione che più nessun albero venisse abbattuto per il mio privato piacere.
Quello che mi attizza dell’ e-book è che tenendo in mano quel piccolo rettangolo luminoso ho la consapevolezza che dentro ci sia tutto lo scibile umano. E’ un’emozione gigantesca. È un senso di potere enorme. Una passione divorante. La lettura è uno dei grandi piaceri della vita e, come tutti i veri desideri, non si soddisfa mai.
Come tutti i veri amori, anche se finiti male, non finisce mai. Ti rimane dentro il germe della passione e te la porti appresso sempre, perché è stata generata dalla tua mente e dal tuo cuore e nessuno può ucciderla.
Dunque sono condannata ai lavori forzati. Libri ora elettronici che palpitano fra le dita e ti restituiscono tutto l’amore che hai per essi. Quale amante lo fa?
Elisabetta dice
Non posso che condividere la tua divorante passione per i libri, ma mi blocco davanti al tuo entusiasmo per Kindle. Come rinunciare al piacere di questo scrigno che nelle tue mani, solo toccandolo, sfogliando le sue pagine con amorosa attenzione, palpando la qualità della carta, catturata dalla copertina e dai suoi colori, ti investe di una attesa piena di gioia? Amo la carta, amo il libro da quando é stata inventata la stampa, e anche se non ho più pareti che non ne siano ricoperte, non sono pronta e forse non lo sarò mai per questo passaggio “all’era moderna.”
Eleonora dice
Gentile Paola, veramente bella la presentazione del suo blog, accurata, raffinata, splendide immagini, stimolanti i suoi tre testi, stupefacente la quantità della sua produzione letteraria che non conosco assolutamente ma che mi incuriosisce molto. Credo che seguirò il suo blog perché penso che ne varrà veramente la pena.
paola foti bonomo dice
cara ele, sei forte. grazie del commento e della curiosità sui miei libri. come avrai notato sono appena agli esordi, ma ci sono altri quattro articoli piuttosto sfiziosi che puoi trovare e commentare nella sezione . a presto e teniamoci in contatto
paola foti dice
elisabetta, sfondi una porta aperta. tutte le sensazioni che hai espresso le ho condivise per l’intera mia vita terrena attuale. l’unica differenza fra te e me è che io conosco anche quelle che si provano col rettangolo luminoso in mano. con l’esaltante consapevolezza di potere sfiorare col polpastrello l’intera sapienza del mondo. e anche il pensiero che sei potuto entrare nel mondo del futuro, perchè probabilmente entro un lustro non faremo nulla senza i nostri amici robot. fata volentes ducunt, nolentes trahunt. seneca mica era un cretino, eh.
Elisabetta dice
Ti dò atto, per onestà, che non avendo mai provato Kindle e le “emozioni” che ne derivano, è presuntuoso, da parte mia, snobbarlo così. Che questo rettangolo luminoso abbia un suo fascino e una sua utilità lo rilevo quotidianamente ad esempio sui mezzi di trasporto dove i viaggiatori si dividono ormai tra I-Phone dipendenti e Kindle dipendenti. Ovviamente i secondi mi sono infinitamente più simpatici.
E l’intera sapienza del mondo veramente “a portata di mano” che ti esalta a me, invece ,un pochino spaventa, perché essendo io errabonda e dispersiva nella mia compulsiva voracità di lettura forse mi perderei nei meandri delle infinite possibilità che questo magico strumento ti mette subito a disposizione.
Detto questo, con umiltà mi comprerò un Kindle e mi metterò alla prova. Ma deve darmi tanto, veramente tanto di più di un bel libro, se possibile di Adelphi e affini, perché io salti il Rubicone. Ti farò sapere.
Inutile dire che concordo completamente con Le considerazioni che Eleonora ha fatto relativamente al tuo blog. È’ magnifico.
paola foti dice
waw!!!!!!!!! ti terrò d’occhio. ti tampinerò da vicino. ti guiderò nello splendido mondo dell’e-reader. sarò il tuo Virgilio, insomma.